Realizzato in ghisa dalla Iwachu, la forma di questo fūrin è quella della tipica campana di bronzo che si trova nei templi giapponesi.
I fūrin 風鈴 sono dei portafortuna tradizionali giapponesi. Il loro nome deriva dall’unione dei termini 風 (vento) e 鈴 (campana) e si può quindi tradurre come campanella del vento.
I fūrin possono essere realizzati in vari materiali (come ad esempio: ghisa, vetro, ceramica) e grazie a dei tubicini, appesi sotto il corpo centrale e mossi dal vento, producono un delicato tintinnio. Sotto ai tubicini pente sempre un bigliettino (solitamente in carta di riso) con frasi o immagini tipiche che variano a seconda della situazione.
In Giappone è piuttosto comune trovarli appesi sotto a portici, grondaie o balconi, soprattutto nella stagione estiva.
Secondo tradizione, i fūrin possiedono diverse proprietà. La più comune è quella di mitigare la sensazione di afa delle giornate estive grazie al loro delicato e piacevole suono prodotto dal vento. Originariamente usato anche per scopi meteorologici, si dice che il loro suono serva a tenere lontani gli spiriti maligni.
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